Al timone del fantastico vascello illustrato in copertina, Alessandro Battistini, leader e autore dei
Mojo Filter, è salpato per un
inedito viaggio interstellare alla volta di lidi rimasti ancora inesplorati
dall’acclamata rock band bergamasca paladina di un vintage rock dal taglio elettrico e viscerale. I tre ottimi album
finora pubblicati dal gruppo e l’intensità dei concerti cui ho avuto modo di
assistere, mi avevano fatto apprezzare da subito le sue indiscutibili qualità
artistiche e non ho quindi avuto alcun dubbio nell’attendermi grandi cose
all’annuncio della sua prima prova solista. L’attesa naturalmente non è stata vana,
anzi l’esito si è rivelato superiore all’aspettativa! Mi trovo così a parlare di
un disco squisitamente composto, suonato e prodotto, che mi ha catturato sin dal
primo ascolto, tanto da lasciarmi a bocca aperta di fronte alla capacità di
coinvolgimento di un Battistini particolarmente ispirato. Di sicuro è riuscito
a stupirmi nel presentare un lato della sua creatività che non conoscevo e che
fortunatamente è venuto alla luce. Mi ha positivamente spiazzato lasciando la
via maestra percorsa con i Mojo Filter per avventurarsi lungo quelle strade blu
che da sempre forniscono linfa vitale al rock più genuino; una scelta
corraggiosa e intelligente che gli ha permesso di allargare la prospettiva del
proprio linguaggio.
Le Cosmic Sessions
cambiano rotta e spostano la barra in direzione di un folk rock acustico innervato
da striature psichedeliche decisamente interessante. Cambia anche l’orizzonte
temporale, ora rivolto ai sixities e a una forma musicale che privilegia i toni
distesi di una jam vissuta in assoluta scioltezza. Non sono più le sole chitarre
elettriche a tenere le fila, ma è tutto l’armamentario di mandolini, banjo,
pedal steel e percussioni a offrire una varietà e una ricercatezza strumentale
di tutto rilievo da cui emerge con forza e incisività la voce di Battistini, dotata
di una notevole gamma espressiva e di una carica tale da essere contagiosa.
I trenta minuti del disco sono un condensato di felici
intuizioni che svelano tante piccole gemme composte in un quadro assolutamente
perfetto in cui ogni singolo passaggio strumentale è cesellato con estrema
cura. Battistini ha il dono della sintesi: la durata relativamente breve del
disco va a tutto vantaggio della qualità dei contenuti e della facilità
d’ascolto, un pregio da apprezzare perché questa capacità è una dote non
comune.
Traclist:
01 Nothing More To Say
02 Staring At Your Splendor
03 Fill My Soul
04 The Inner Side
05 Home
06 The Wise Rabbit
(An Homage To Mrs.Grace)
A The Descent
B Cosmic Souls
C Nibiru’s Dawn
07 All Of Those Rainy Days
08 Walking The Dog
09 The Old Chair
10 Xmas Time’s Outside My Door (Bonus Track)
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