martedì 31 dicembre 2013

I miei dischi stranieri del 2013

Dopo aver pubblicato la mia personalissima classifica dei migliori dischi italiani del 2013 (leggetela qui), ecco quella riguardante gli stranieri. E' stata una scelta difficile, vista la quantità di ottimi titoli usciti quest'anno. Mi sono chiesto, ma quanti ne dovrei mettere in lista? Stando a tutto quello che ascolto, tra spotify, itunes, streaming e quello, diciamo così, reperibile in rete, l'elenco sarebbe diventato troppo lungo. Quindi, procedendo per sottrazione, ho pescato tra i dischi effettivamente acquistati e così il campo si è leggermente ristretto. La decina sopravvissuta è ciò che più mi ha stimolato ed entusiasmato, anche se a malincuore sono rimasti fuori dischi di indubbio valore. Ma tant'è, questo è il gioco. Il migliore tra i migliori? Di diritto, se non altro come premio alla carriera, dovrebbe trovarsi in cima Guy Clark e lo stupendo "My favorite picture of you". Ma così faccio un torto a Carolyne Mas che in chiusura d'anno è tornata con il toccante "Across the river". Sono stato in dubbio per il poliedrico e camaleontico Jonathan Wilson e il suo "Fanfare", così come per Eric Bibb e Guy Davis, due fuoriclasse che incarnano ai massimi livelli lo spirito del blues, e il songwriter di razza Greg Trooper. Però non dimentichiamo l'englishman in New York James Maddock che tocca il cuore in punta di penna con "Another life". E Steve Earle, lo lasciamo da parte? Tom Chacon poi ha dato alle stampe un album godibilissimo, l'ennesimo figlio di Dylan che però mi piace tanto. Se siete arrivati fino adesso vi sarete già accorti che ne manca ancora uno...
Ebbene si, avete capito, per me il numero uno è Willie Nile!!! "American ride" è un grandissimo disco, puro rock'n'roll urbano, scritto e suonato come solo un grande autore sa fare. Nile, quando è a questi livelli, incarna alla perfezione quasi tutto ciò che cerco nel rock: chitarre taglienti, ritmo, songwriting di valore, pochi fronzoli e un linguaggio semplice e diretto. 
Gli altri titoli li trovate in rigoroso ordine alfabetico e sono solo un tantino al di sotto di Willie Nile, potrei aver dato facilmente un ex aequo a tutti e dieci!!

Willie Nile - American ride

Eric Bibb - Jericho road
Tom Chacon - Tom Chacon
Guy Clark - My favorite picture of you
Guy Davis feat. Fabrizio Poggi - Juba dance
Steve Earle - The low highway
James Maddock - Another life
Carolyne Mas - Across the river
Greg Trooper - Incident on Willow street
Jonathan Wison - Fanfare

domenica 29 dicembre 2013

I miei dischi italiani del 2013

Tempo di classifiche e Suggestioni non si sottrae al gioco!
Innanzitutto non tre, cinque o dieci album (non bisogna seguire delle regole precise, vero?), ma una pattuglia di quattordici dischi, quelli che più mi hanno entusiasmato nel corso dell'anno. Indico solo due ex aequo alla testa di quella che non voglio considerare una classifica vera e propria, ma semplicemente un elenco delle cose migliori che ho ascoltato, rigorosamente in ordine alfabetico. 
Quello che si sta per concludere è stato un anno particolarmente prolifico, ricco di uscite di valore e di opere prime, tanto da rendere davvero difficile la selezione. Non mi resta quindi che ringraziare i musicisti che hanno saputo regalarmi così tante emozioni e augurare a tutti un buon 2014!!!

Primo posto:
Daniele Tenca - Wake up nation
Miami & The Groovers - No way back (qui la recensione)

Il resto del gruppo:
Toni Bruna - Formigole
Massimo Bubola - In alto i cuori (qui la recensione)
Cesare Carugi - Pontchartrain
Hernandez & Sampedro - Happy island (qui la recensione)
Luca Milani - Lost for rock 'n' roll (qui la recensione)
Mojo Filter - The roadkill songs (qui la recensione)
Evasio Muraro - Scontro tempo
Nandha Blues Band - Black strawberry mama
Massimo Priviero - Ali di libertà
Luca Rovini - Avanzi e guai (qui la recensione)
Sugar Ray Dogs - Sick love affair
W.I.N.D. - Temporary happiness (qui la recensione)

Miami & The Groovers - No Way Back (Autoprodotto - 2013)

Nei momenti che precedono l’inizio di un concerto mi sono spesso domandato cosa passa nella testa dei musicisti quando stanno per uscire sul palco, quali sentimenti e quali emozioni li animano prima di affrontare il pubblico che li aspetta anelante. Da spettatore conosco benissimo la sensazione dell’adrenalina che scorre nelle vene quando si spengono le luci e lo spettacolo sta per inziare, ma non so che darei per essere dall’altra parte ed entrare in scena dopo aver percorso i pochi metri che separano i camerini dai riflettori. Naturalmente è un’esperienza che non proverò mai, ma una delle più belle risposte alla mia domanda l’ho avuta dalle parole di Lorenzo Semprini, riportate nel libretto, che con molta sincerità descrive questi istanti: “Quando calano le luci, c’è una promessa che hai fatto, da solo nel buio, tra la folla e il battito del tuo cuore”.

I Miami & The Groovers hanno un rapporto speciale con il loro pubblico, un legame fatto di onestà e passione, di sogni condivisi lungo la strada che, tappa dopo tappa, hanno saputo costruire e rafforzare. Una promessa, la loro, sempre mantenuta e sempre rinnovata, suggellata dai tanti chilometri percorsi e dalle tante serate in cui hanno speso ogni loro energia nel perseguire un’idea ben precisa di rock in cui credibilità e genuinità siano l’unica ragion d’essere. Dopo tanti anni trascorsi on the road è arrivato il momento propizio per fermare con un’istantanea la fase particolarmente felice che sta attraversando il gruppo e catturare lo spirito di uno dei live act più energici e coinvolgenti dell’attuale scena rock italiana.




Parafrasando un vecchio slogan pubblicitario, i Miami fanno le cose per bene e consegnano alle stampe No Way Back, un cofanetto live che immortala le due serate tenute al Teatro Comunale di Cesenatico il 23 e 24 marzo scorsi. Un doppio CD/DVD dalla veste grafica molto elegante e un’incisione eccellente che, per un totale di ventisei canzoni e quasi cento minuti di musica, raccoglie il meglio dei tre album di studio e una manciata di cover che si integrano alla perfezione ai brani originali e ne rafforzano il messaggio. Piatto forte del box è naturalmente il resoconto spettacolare offerto dal DVD, ottimamente realizzato da Il Merlo Produzioni, che racconta l’evento tramite il montaggio estremamente dinamico delle inquadrature e trasforma le immagini che scorrono sullo schermo in una vera e propria festa, testimonianza precisa di cos’è una rock and roll night! Non aspettatevi però la semplice registrazione di un concerto, pensate piuttosto ad un docu-film che, alternando alla musica i commenti del gruppo e gli interventi di una lunga galleria di ospiti, spiega da un punto di vista privilegiato qual è l’idea di rock’n’roll del gruppo, qual è il loro rapporto con il pubblico, come vivono giorno dopo giorno la loro grande avventura. Perciò lo spiccato taglio narrativo del filmato offre un ritratto a tutto tondo di una band in piena forma, che con la spontaneità di chi ha qualcosa di importante offrire, sa aprire il cuore al suo pubblico e regalare momenti di autentica emozione e gioia!