sabato 15 novembre 2014

Michael McDermott & The Westies - West Side Stories (2014 - Appaloosa / IRD)

“E’ stato tanto tempo fa, ma mi sembra ieri. Ero così giù, ero completamente fuori strada. Quando arrivai a Broadway cominciai a capire che queste sono tutte cicatrici di un’altra vita.” (Scars from another life) 

Non è stata una passeggiata la vita e la carriera di Michael McDermott, songwriter americano giunto forse troppo precocemente al grande successo nel 1991 con 620 W. Surf, bruciante album d’esordio rimasto scolpito nel cuore di tanti appassionati e divenuto inevitabile pietra di paragone di ogni suo lavoro successivo. Troppi gli accostamenti scomodi (Dylan, Springsteen, Van Morrison) che frenano anziché aiutare, troppe le aspettative, le tentazioni e le responsabilità caricate sulle spalle di un ragazzo che muoveva i primi passi in un mondo (quello musicale) che, mentre dispensa onori, rischia anche di dimenticare in fretta. Altri ci hanno lasciato le penne senza più riuscire a rimanere in carreggiata (penso a Will T. Massey che esordì lo stesso anno con un’altrettanto strabiliante opera prima, mai più ripresosi completamente dalla sbornia della notorietà). Il nostro Michael invece ha resistito con caparbietà e, pur tra mille difficoltà, ha continuato a comporre la sua musica, a pubblicare dischi, insomma a crederci, e non ha permesso che il sogno si spezzasse. Con una buona dose di autoironia è anche riuscito a scherzarci sopra, come nel video di Hit me back (brano tratto dall’omonimo disco di un paio d’anni fa) quando ha vestito i panni di un pugile messo a ko da un avversario più forte di lui, metafora di una vita passata a schivare colpi e rimarginare ferite. Si dice che il tempo è un guaritore e che dopo aver toccato il fondo si può solo risalire. E’ così davvero: rimangono le sole cicatrici, con tutto il loro carico di esperienza e ricordi, e la possibilità della rinascita. Michael ce l’ha fatta a ricomporre la sua vita, complice l’incontro con la brava musicista Heater Horton (poi divenuta sua moglie) che gli ha regalato quella stabilità di affetti di cui aveva estremo bisogno per ritrovare serenità, stimoli positivi e una rinnovata ispirazione.



Track List:

Hell’s Kitchen
Trains
Say It…
Death
Bars
Rosie
Fallen
Five Leaf
Still
Gun (demo)
Silent

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