Il palco del Circolone di Legnano è ormai diventato una meta ambita, un polo d’attrazione per artisti e appassionati che qui si incontrano in una delle poche isole felici in cui è ancora possibile assistere a spettacoli di qualità. La scena rock indipendente, soprattutto quella che trova oltre oceano i propri modelli di riferimento, sta vivendo un periodo decisamente positivo e, pur tra le mille difficoltà incontrate nel proporre un certo tipo di musica in Italia, continua a crescere e a raccogliere molti consensi. Il ciclo Americana, il fiore all’occhiello del Circolone, giunto alla seconda edizione, ha portato a Legnano alcune tra le migliori band di questo circuito virtuoso. Solo per citare qualche nome, ricordiamo con piacere le serate trascorse in compagnia di Cheap Wine, Miami & The Groovers, Rusties, Lowlands, un elenco incompleto ma esaustivo per indicare la qualità della proposta. Va quindi un plauso e un ringraziamento a chi, con un pizzico di follia (sempre necessaria) ha saputo organizzare al meglio questi eventi.
Ultimi ad aver infiammato le assi del palco legnanese sono stati Daniele Tenca e la sua Working Class Band, sbarcati in città per presentare Wake up Nation, il recentissimo importante lavoro del musicista milanese. Sulle pagine di Mescalina ne abbiamo già parlato diffusamente, preme comunque sottolineare la bellezza di una prova assai convincente che testimonia la crescita artistica di un autentico campione del rock nostrano. Il suo grido alla nazione è un deciso passo in avanti compiuto nella direzione di una sapiente miscela di blues e roots rock, che trova nell’energica autencità della proposta l’esito migliore. Va poi aggiunto che un peso importante nell’economia del disco è costituito dalla notevole capacità di scrittura, estrinsecata nella denuncia sociale dei testi, quanto mai efficaci nell’affrontare temi di scottante attualità.
Era lecito aspettarsi una grande serata, e così è stato. Gli appassionati presenti hanno potuto assitere ad uno dei più bei concerti tenuti dalla Working Class Band, uno show intenso e trascinante, durato più di due ore, che ha amplificato a tutto tondo le qualità dei lavori in studio. Proposti dal vivo, i brani di Wake up Nation hanno guadagnato ulteriore energia, così come i pezzi più vecchi del repertorio hanno goduto di nuovi arrangiamenti in cui si è sprigionata tutta la bravura dei compagni di viaggio di Tenca.
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