martedì 23 luglio 2013

Mardi Gras - La band romana invitata allo Sziget Festival a Budapest

Il loro nome evoca il calore del carnevale di New Orleans, oltre ad essere il titolo dell’ultimo album in studio dei Creedence Clearwater Revival. I Mardi Gras sono una storica formazione romana, il cui debutto indipendente risale al 2006 con Drops Made, seguito nel 2011 da Among The Streams (pubblicato dall’etichetta Route 61), un ottimo lavoro che sintetizza le principali influenze della band, prima fra tutte la musica irlandese che qui si sposa con la passione per il rock americano. Le dieci canzoni che lo compongono tracciano un viaggio ideale con i loro idoli, dall’omaggio allo Springsteen di Land of hope and dreams (il brano con cui il gruppo partecipa a For You 2, il secondo tributo italiano all’artista del New Jersey curato dal giornalista Ermanno Labianca e la sua Route 61) a Shine, dedicata a June Carter Cash moglie del grande Johnny, per il quale ricevono i complimenti della Carter Family, alla partecipazione straordinaria di Liam O’Maonlai, cantante degli irlandesi Hothouse Flowers, in Men improve with the years, la trasposizione in musica della poesia di W.B. Yeats.

 Un percorso davvero interessante tra l’energia rock di Scarecrow in the snow (brano scelto nientedimeno che da Neil Young in Songs of the times, un elenco di canzoni di protesta inserite in una sezione del suo sito ufficiale), la ballata intrisa di soul Song from the end of the world, la raffinata Sister I know, il country della già citata Shine per arrivare a Satellites and me una ballata in cui la melodia particolarmente ispirata è sorretta dai colori del pianoforte. Gli arrangiamenti ottimamente curati, il suono pulito che fa risaltare la voce e una vena melodica molto piacevole, sono le qualità che più si apprezzano nella musica del gruppo, confezionata in un pop rock elegante e raffinato, davvero di pregevole fattura. 


Quello che oggi voglio presentarvi sono i tre i singoli che, a partire dalla fine dello scorso anno, segnano un nuovo corso nella carriera dei Mardi Gras. Il primo di essi, Feel Alright, descritto dalla band come una canzone di rinascita, è stato scritto e arrangiato dalla nuova formazione. Claudia Loddo voce e chitarra, Andrea Casini al basso, Alessandro Fiori alla batteria, Fabrizio Fontanelli alla chitarra acustica, Alessandro Matilli alle tastiere e Paolo Strina alla chitarra elettrica, autoproducono un brano fresco e intrigante cui segue in breve tempo Your Constellation  che asseconda la vena rock ed elettrica del gruppo. 






Pubblicato l’undici Maggio scorso, Are We Ready For The Sun? è il primo brano che Claudia Loddo compone per i Mardi Gras. Nella sua prima stesura il titolo era Ghost,  poi però hanno ritenuto più stimolante che il nome contenesse un punto di domanda. Dedicato alla Terra, non solo è stimolante, ma contiene un vero e proprio invito a rispettare Madre Natura e a vivere aprezzando i doni che ci sono stati fatti. Un inno rock che al suo interno ospita le parole di Severn Cullis- Suzuki, la bambina divenuta famosa per il suo appassionato discorso a favore dell’ambiente tenuto alle Nazioni Unite, ricordata da allora per aver zittito per cinque minuti i grandi del mondo. 



Il 2013 è quindi in continua ascesa per i Mardi Gras e avrà il suo culmine il prossimo Agosto. La band è stata infatti invitata a partecipare al prestigioso Sziget Festival a Budapest, uno dei più importanti eventi musicali dell’estate. Questa la dichiarazione del gruppo: “Siamo molto felici e orgogliosi di essere tra le band italiane che saliranno sul palco dello Sgizet 2013 e di apparire nello stesso cartellone di Blur, Editors, Nick Cave & The Bad Seeds, Flogging Molly, Skunk Anansie, Gaslight Anthem, Calexico, Regina Spektor e tantissimi altri nomi internazionali. Saremo in ottima compagnia visto che l'Italia sarà rappresentata, tra gli altri, dagli Afterhours, Rezophonic, Linea 77, e molti altri ancora.” L’invito è partito da Puglia Sounds che li ospiterà sul palco del Mambo Stage il prossimo 5 agosto.  Loro hanno una lunga esperienza dal vivo, avendo suonato insieme ad artisti di fama internazionale quali i Frames (Glen Hansard), Billy Bragg, Giorgio Canali, Paolo Benvegnù e Noah and the Whale, non avranno quindi difficoltà a ben figurare. Perciò auguriamo loro un in bocca al lupo per questa tappa importante della loro carriera artistica. Ultima informazione, notizia questa dell’ultim’ora, allo Sziget si presenteranno con una formazione ancora una volta leggermente diversa: alla Loddo, Casini, Fontanelli e Matilli si uniranno infatti Emanuele Cefali alla chitarra elettrica e Mauro Lopez alla batteria.













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